In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, voglio riflettere su una forma di violenza meno visibile ma altrettanto dolorosa che molte di noi affrontano quotidianamente: la violenza psicologica e le molestie negli ambienti di lavoro, incluso il settore del graphic design. In un mondo che dovrebbe celebrare la creatività e l’inclusione, molte professioniste si trovano a fronteggiare sessismo e comportamenti che minano il loro percorso professionale e il loro benessere.
Violenza Psicologica e Molestie nel Graphic Design: Una Violenza Silenziosa
Come art director donna, spesso mi sono sentita svalutata e ho subito atteggiamenti di sfiducia non legati alla qualità del mio lavoro, ma al semplice fatto di essere una donna. Nel settore, dove si dovrebbe dare spazio all’immaginazione e al talento, capita di essere marginalizzate o di vedere i propri contributi sminuiti rispetto a quelli dei colleghi uomini. Questo fenomeno non si limita alla disparità di genere, ma comprende anche molestie verbali o comportamentali che creano un ambiente di lavoro ostile.
La violenza psicologica si manifesta con microaggressioni, giudizi svalutanti, esclusioni da riunioni importanti e richieste di “dimostrare” costantemente il proprio valore. Le molestie, purtroppo, non sono rare: commenti non richiesti, battute inappropriate e atteggiamenti condiscendenti verso le donne sono reali e incidono sulla nostra autostima e motivazione. Questi episodi costituiscono una violenza silenziosa che, se ripetuta, mina la sicurezza di sé e il potenziale creativo di chi la subisce.
Sessismo e Barriere alla Leadership Femminile nel Graphic Design
Le barriere di genere sono ancora oggi visibili nei ruoli di leadership nel mondo del graphic design. Gli art director e i direttori creativi sono ancora in gran parte uomini e questa disparità si traduce in una violenza psicologica strutturale: le donne si ritrovano a dover costantemente dimostrare di essere “all’altezza”, spesso senza essere prese seriamente.
Nel settore, la mancanza di rappresentanza femminile a livello dirigenziale crea uno squilibrio nei team di lavoro, che porta a un ambiente meno inclusivo. Noi donne ci troviamo a combattere non solo per la parità salariale ma anche per vedere riconosciuti i nostri successi. Questo squilibrio rende più difficile per noi avanzare nel settore e consolidare una posizione che rispecchi le nostre competenze.
La Giornata contro la Violenza sulle Donne: Un Momento di Riflessione per il Settore del Graphic Design
La Giornata contro la violenza sulle donne ci ricorda che la violenza non si limita a quella fisica. Nei luoghi di lavoro e nel graphic design in particolare, la violenza può assumere la forma di molestie, svalutazione sistematica e isolamento professionale. Queste esperienze, pur non lasciando segni visibili, sono reali e dolorose. Riconoscere la violenza psicologica e le molestie come forme di abuso sul posto di lavoro è importante per contrastarle.
Raccontare queste esperienze non è semplice, ma oggi, in questa giornata così importante, è necessario. Parliamo di violenza come atteggiamenti svalutanti, come sguardi di disapprovazione o esclusioni da discussioni cruciali. Dare visibilità a queste dinamiche e riconoscerne il peso psicologico è il primo passo per creare un ambiente lavorativo rispettoso e inclusivo, dove ognuna di noi possa sentirsi sicura di esprimere il proprio talento senza paura di subire molestie o essere sottovalutata.
Un Appello per un Graphic Design Inclusivo e Rispettoso
In questa giornata dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne, faccio un appello a ogni professionista del graphic design, affinché prenda coscienza di queste dinamiche e promuova un cambiamento culturale. La vera creatività nasce solo in un ambiente rispettoso, inclusivo e libero da abusi e molestie.
Ognuno di noi può fare la propria parte per fermare il ciclo di violenza e discriminazione nel mondo del lavoro. Impegniamoci a costruire un settore in cui il talento non sia limitato dal genere e in cui tutti si sentano valorizzati e rispettati.